L’energia secondo me è molto legata alla motivazione (dal latino motus) che indica un movimento, quindi il dirigersi di un soggetto verso un oggetto desiderato, verso uno scopo, una forte energia che ci permette di modificare il nostro comportamento e indirizzarci verso una direzione.
Più lo scopo è chiaro, preciso e specifico più la motivazione si attiva. L’energia è la forza che ti fa andare aventi, che crea valore e da uno scopo alla vita. Un obiettivo ben formato aiuta a far nascere la scintilla di questa enorme energia interiore.
L’energia della motivazione si attiva in noi quando sentiamo un bisogno di cambiamento; per cambiare ci vuole motivazione. Scegliere autonomamente (motivazione intrinseca) di cambiare prima di essere costretto a farlo (estrinseca), ti permetterà di affrontare la vita con maggiore serenità.
Per la motivazione le componenti essenziali sono:
a) L’attivazione (presa di decisione),
b) l’intensità (grande sforzo) e
c) la perseveranza (costanza).
Quando dobbiamo affrontare un cambiamento che non è volontario, generiamo automaticamente resistenza. Per la maggior parte delle persone “cambiare” significa doversi avventurare in situazioni sconosciute, uscire dalla propria zona di comfort e sviluppare blocchi che si manifestano attraverso:
1. Il rifiuto – “Ho sempre fatto così”.
2. Il rinvio – “Adesso non ho tempo”.
3. L’indecisione – “Devo riflettere sul fatto che sia la cosa giusta”.
4. Il sabotaggio nascosto – “Occhio non vede, cuore non duole”.
5. La regressione – “Perché rischiare?”.
La strategia migliore per gestire con efficacia il processo di adattamento al cambiamento prevede 2 passi:
1. Accettare il cambiamento: Attraverso l’accettazione creiamo le condizioni necessarie per diventare parte attiva del processo di cambiamento e utilizzarlo come risorsa per migliorare la qualità della nostra vita.
2. Progredire nel cambiamento: significa trasformarlo in una grande opportunità di crescita attraverso la:
- Focalizzazione sugli obiettivi ben formati: Molte persone si pongono gli obiettivi sbagliati. Credono di volere una cosa, ma in realtà ne vogliono un’altra. Se non riesci a metterti in azione, forse il problema sta qui e non in una mancanza di motivazione. Definisci con precisione i tuoi obiettivi e focalizzarti su quello che per te è veramente importante
- Misurazione degli obiettivi in ordine cronologico: Una ricerca di Heidi Grant-Halvorson alla Columbia University ha dimostrato che, per raggiungere gli obiettivi, è meglio misurare i progressi piuttosto che la strada ancora da fare. Se quindi vuoi perdere 20 kili, non pensare che te ne mancano altri 10 dopo 4 mesi di dieta. Pensa che ne hai già persi 10 e datti una ricompensa per la tenacia
- Identificazione dei tuoi talenti per la crescita: Focalizzati su quello che hai piuttosto che su quello che ti manca
- Identificazione degli ostacoli da superare con un piano di azione ben formato
- Identificazione del “trigger . Vuoi prendere l’abitudine di andare avanti a scrivere il tuo romanzo ogni giorno? Allora collegalo ad un altro evento quotidiano che non salti mai. Ad esempio, “scriverò per 30 minuti ogni giorno dopo aver preso il caffè.” Il cervello funziona tramite associazione, e con questa tecnica assocerai il caffè allo scrivere. Dopo un mese il cervello lo farà in modo automatico.
- Il modellamento (ispirarsi da modelli di riferimento)
Essere motivati significa agire per sentirsi felici e realizzati !
«Se vuoi costruire una nave, non riunire i tuoi uomini per dar loro degli ordini, per spiegare ogni dettaglio, per indicar loro dove trovare ogni cosa. Se vuoi costruire una nave, fai nascere nel cuore dei tuoi uomini il desiderio del mare».
Saint-Exupéry