La pandemia ha accelerato il ricorso alla modalità di lavoro a distanze diffuse, provocando un profondo cambio di cultura organizzativa. Prima del lockdown lavoravano fuori dall’ufficio 570 mila persone, sono diventate 8 milioni e si prevede un aumento successivo.
Per queste nuove modalità di lavoro agile occorre una nuova cultura organizzativa, coaching organizzativo, buone prassi (culturali, organizzative e gestionali) superando il modello della leadership tradizionale basata su gerarchie stabili e rapporti di potere con una gestione focalizzata sul micro – management.
Focalizzarsi in una nuova filosofia manageriale di fare maturare una maggiore consapevolezza sulla trasformazione in atto sull’organizzazione del lavoro e la ricaduta nella gestione dei collaboratori fondata sulla restrizione alle persone di flessibilità totale, autonomia nella scelta degli spazi, degli orari e degli strumenti da utilizzare per il lavoro, a fronte di una maggiore responsabilizzazione condivisa rispetto ai risultati;
I collaboratori (LE PERSONE) cercano una leadership EMPATICA, AUTENTICA E TRASPARENTE.
I manager sono quindi incoraggiati ad adottare un approccio che alimenti un clima di fiducia e stimoli il senso di responsabilità dei propri collaboratori . Le priorità dei manager è quella di stabilire e alimentare relazioni costruttive con il proprio gruppo, vedere il collaboratore come “una persona nella sua interezza”.
Fondamentale è stato rafforzare i processi di ascolto attivo e di feedback , promuovere modelli che premiano i risultati raggiunti con coraggio, autonomia e spirito imprenditoriale.
Ecco alcuni esempi e buone pratiche da adottare :
- RISPETTO DEL TEMPO ALTRUI: rispettare la vita lavorativa e quella privata. Evitare di inviare messaggi e comunicazioni fuori dall’orario lavorativo
- PIANIFICARE RIUNIONI UTILI E COSTRUTTIVE: allinearsi periodicamente e quanto basta con il proprio team e i propri responsabili,
- INDIVIDUARE DEI LUOGHI EXTRA AZIENDALI di esecuzione della prestazione
Il cambiamento culturale ha determinato la necessità di affrontare con decisione l’utilizzo di alcune leve progettuali, attraverso gli approcci di COACHING, percorsi di FORMAZIONE finalizzati a riordinare l’agire di nuovi comportamenti. Percorsi di Coaching e Formazione impostati su equilibri nuovi, sulla responsabilità e imprenditorialità del singolo, sulla capacità di delega, la flessibilità, l’efficienza e la collaborazione .
Il cambiamento c’è e non si può tornare indietro… bisogna far tesoro delle esperienze, cogliere l’opportunità di ripensare il lavoro a renderlo AGILE.